Angelo di Gennaro
“Il comico al servizio del cittadino” è un attore e comico di grande spessore
vanta numerosi interventi televisivi e partecipazioni in film di carattere
nazionale riesce con la
sua comicità a divertire abbracciando un pubblico di ogni età entrando in
sintonia con tutti.
Un vero talento nel campo dell'umorismo con la sua risata, il suo di sarcasmo
e l'ironia, con la battuta sempre pronta ed un repertorio variegato a 360°,
con una vita dedicata al teatro, 39 anni di carriera costellati da
grandissimi successi.
Da sempre alterna tour teatrali ad apparizioni televisive, cabaret a teatro
di prosa, conduce anche una trasmissione radiofonica di successo sulle frequenze
di Radio Amore.
Oltre a far ridere si è anche distinto per le sue poesie
delle quali ha pubblicato alcune raccolte.
Più volte ospite di molte trasmissioni televisive di carattere nazionale tra le quali il
Maurizio Costanzo show su Canale5, Tappeto Volante, Joe Sarnataro con Renzo Arbore
e Lino Banfi, conduttore della mitica trasmissione Telegaribaldi ha lanciato diversi giovani
attori comici in gran parte poi approdati alla ribalta nazionale: tra questi Biagio Izzo,
Rosalia Porcaro, Alessandro Siani, Antonio e Michele, Giampaolo Morelli, Rosaria De Cicco,
i Ditelo voi e Lisa Fusco.
La trasmissione era condotta quasi interamente in lingua napoletana, cosa che
ha difatti portato i diversi comici a dover reinventare i personaggi una volta
saliti alla ribalta nazionale.
Tra i suoi film come interprete, ricordiamo:
Un figlio a tutti i costi,
Made in China Napoletano,
Lista civica di provocazione,
Ladri di Barzellette,
Amore con la S maiuscola, Aitanic.
«ll comico - spiega Di Gennaro - è un attento osservatore della vita dei suoi
lati positivi ma soprattutto di quelli più drammatici; quel che alle volte può sfuggire
agli occhi delle persone non sfugge al comico che con la sua ironia può mettere in luce
temi che portano ad una riflessione, ed una attenta riflessione è dovuta al rispetto dei
Diritti dei Bambini grandissima contraddizione perché già il fatto che si chieda il
rispetto dei diritti dell'infanzia è una grandissima sofferenza perché dovrebbe essere la
normalità il rispetto dell'infanzia».
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